Amlodipina teva 28CPR 5MG
Compresse divisibili in blister
€ 3.74
Farmaco generico
Classe A
Principio attivo | Amlodipina besilato |
Gruppo | Calcio-antagonisti selettivi con preval.effetto vascolare |
ATC | C08CA01 - Amlodipina |
Ricetta | Rr - ripetibile 10 volte in 6 mesi |
SSN | Concedibile esente |
Produttore | Teva italia srl |
Conservazione | Non superiore a +25 gradi |
Glutine | Non contiene glutine    ![]() |
Lattosio | Non contiene lattosio   ![]() |
Codice AIC | A038548032 |
Indicazioni - Posologia - Controindicazioni - Avvertenze e precauzioni - Interazioni - Gravidanza e allattamento - Effetti indesiderati - Conservazione
Indicazioni
Ipertensione. Angina pectoris cronica stabile Angina vasospastica (di Prinzmetal).Posologia
Posologia Adulti Sia per l’ipertensione che per l’angina, generalmente la dose iniziale è di 5 mg di amlodipina una volta al giorno che può essere aumentato fino a una dose massima di 10 mg in base alla risposta individuale del paziente. Nei pazienti ipertesi, l’amlodipina è stata usata in associazione con un diuretico tiazidico, un alfa bloccante, un beta bloccante, o un inibitore dell’ezima di conversione dell’angiotensina. Nei casi di angina, l’amlodipina può essere utilizzata come monoterapia o in combinazione con farmaci antianginosi, nei casi di angina refrattaria al trattamento con nitrati e/o con beta–bloccanti a dosaggi adeguati. Non sono richiesti adattamenti del dosaggio di amlodipina in caso di somministrazione concomitante di diuretici tiazidici, beta–bloccanti o inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina. Popolazioni speciali Anziani L’ amlodipina usata a dosaggi analoghi in pazienti anziani o giovani è ugualmente ben tollerata. Negli anziani si raccomandano i dosaggi normalmente utilizzati, ma l’aumento del dosaggio deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione della funzionalità epatica Non sono state stabilite raccomandazioni riguardanti la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata; pertanto la scelta del dosaggio deve essere effettuata con cautela e si deve partire dal dosaggio più basso disponibile (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La farmacocinetica di amlodipina non è stata studiata in presenza di funzionalità epatica gravemente compromessa. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica, il trattamento con amlodipina deve essere iniziato con il dosaggio più basso, seguito da un graduale aggiustamento del dosaggio. Compromissione della funzionalità renale Il grado di compromissione renale non è correlato a variazioni delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina, quindi si consiglia il dosaggio normale. L’amlodipina non è dializzabile. Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti con ipertensione dai 6 ai 17 anni di età La dose orale antipertensiva raccomandata nei pazienti di età pediatrica compresa tra 6 e 17 anni è di 2,5 mg una volta al giorno come dose iniziale, aumentata a 5 mg una volta al giorno se il controllo della pressione sanguigna non è ottenuto dopo 4 settimane. Dosi superiori ai 5 mg al giorno non sono state studiate in pazienti pediatrici (vedi paragrafo 5.1 e 5.2). Bambini di età inferiore ai 6 anni Non ci sono dati disponibili.
Controindicazioni
– ipersensibilità all’amlodipina, ai derivati diidropiridinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 – ipotensione grave – shock (incluso shock cardiogeno) – occlusione del tratto di efflusso ventricolare sinistro (ad es. stenosi aortica di grado elevato) – insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto
Avvertenze e precauzioni
La sicurezza e l’efficacia dell’amlodipina nelle crisi ipertensive non sono state valutate. Pazienti con insufficienza cardiaca I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con prudenza. In uno studio a lungo termine, controllato verso il placebo, in pazienti affetti da grave insufficienza cardiaca (Classe NYHA III e IV) l’incidenza registrata di edema polmonare è stata maggiore nel gruppo trattato con amlodipina rispetto a quello trattato con placebo (vedere paragrafo 5.1). I bloccanti dei canali del calcio, inclusa l’amlodipina, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poiché possono far aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e di mortalità. Uso in pazienti con compromissione della funzionalità epatica L’emivita della amlodipina è prolungata e i valori dell’AUC sono maggiori nei pazienti con funzionalità epatica compromessa; non sono state stabilite raccomandazioni riguardanti la posologia. L’amlodipina deve perciò essere inizialmente assunta al dosaggio più basso ed usata con cautela sia all’inizio del trattamento che all’aumentare del dosaggio. Nei pazienti con insufficienza epatica grave può essere richiesto un graduale aggiustamento del dosaggio e un attento monitoraggio. Uso nei pazienti anziani Negli anziani l’incremento del dosaggio deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Uso nei pazienti con insufficienza renale L’amlodipina può essere usata in tali pazienti alle dosi normali indicate. Le modifiche delle concentrazioni plasmatiche dell’amlodipina non sono correlate con il grado di insufficienza renale. L’amlodipina non è dializzabile.
Interazioni
Effetti di altri medicinali sull’amlodipina Inibitori del CYP3A4: l’uso concomitante di amlodipina con inibitori del CYP3A4 potenti o moderati (inibitori della proteasi, antifungini azolici, macrolidi quali eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) può causare un aumento significativo dell’esposizione all’amlodipina. Il significato clinico di queste variazioni farmacocinetiche può essere più pronunciato negli anziani. Pertanto possono essere richiesti un monitoraggio clinico e un aggiustamento del dosaggio. Induttori del CYP3A4: non ci sono informazioni sull’effetto degli induttori del CYP3A4 sulla amlodipina. L’uso concomitante di induttori del CYP3A4 (per es. rifampicina, hypericum perforatum) può portare ad una diminuita concentrazione plasmatica dell’amlodipina. Si deve usare prudenza nell’utilizzo di amlodipina in combinazione con induttori del CYP3A4. La somministrazione di amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo non è raccomandata poiché in alcuni pazienti la biodisponibilità dell’ amlodipina potrebbe aumentare e potenziare conseguentemente l’effetto antipertensivo dell’ amlodipina. Dantrolene (infusione): negli animali, sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare associati a iperkaliemia in seguito a somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa. A causa del rischio di iperkaliemia, si raccomanda di evitare la somministrazione concomitante di bloccanti dei canali del calcio, come l’amlodipina, in pazienti soggetti ad ipertermia maligna e nel trattamento dell’ipertermia maligna. Effetti dell’amlodipina su altri medicinali Gli effetti antipertensivi dell’amlodipina si sommano agli effetti antipertensivi di altri prodotti medicinali con proprietà antipertensive. In studi clinici di interazione l’amlodipina non ha mostrato di influire sulla farmacocinetica della atorvastatina, della digossina, del warfarin o della ciclosporina.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse riportate più comunemente durante il trattamento con amlodipina sono state sonnolenza, capogiri, cefalea, palpitazioni, arrossamento , dolore addominale, nausea, gonfiore alle caviglie, edema e affaticabilità. Riassunto tabulare delle reazioni avverse I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con amlodipina con le seguenti frequenze: molto comune: (≥1/10), comune: (≥1/100, <1/10), non comune: (≥1/1.000, <1/100), raro: (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro: (≤1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli reazioni avverse sono riportati in ordine decrescente di gravità
Classificazione sistemica organica | Frequenza | Reazioni avverse |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Leucocitopenia, trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Reazioni allergiche |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto raro | Iperglicemia |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Insonnia, alterazioni del tono dell’umore (compresa ansia), depressione |
Raro | Confusione | |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Sonnolenza, capogiri, cefalea (specialmente all’inizio del trattamento) |
Non comune | Tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia | |
Molto raro | Ipertonia, neuropatia periferica | |
Patologie dell’occhio | Non comune | Disturbi visivi (incluso diplopia) |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Tinnito |
Patologie cardiache | Comune | Palpitazioni |
Molto raro | Infarto miocardio, aritmia (incluso bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale) | |
Patologie vascolari | Comune | Arrossamento |
Non comune | Ipotensione | |
Molto raro | Vasculite | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Dispnea, rinite |
Molto raro | Tosse | |
Patologie gastrointestinali | Comune | Dolore addominale, nausea |
Non comune | Vomito, dispepsia, alterata regolarità intestinale (incluso diarrea e stipsi) secchezza delle fauci | |
Molto raro | Pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite, ittero, incremento degli enzimi epatici* |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Alopecia, porpora, decolorazione della pelle, iperidrosi, prurito, rash, esantema |
Molto raro | Angioedema, eritema multiforme, orticaria, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson, edema di Quincke, fotosensibilità | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Gonfiore alle caviglie |
Non comune | Artralgia, mialgia, crampi muscolari, dolore alla schiena | |
Patologie renali ed urinarie | Non comune | Disordini della minzione, nicturia, incremento della frequenza urinaria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Impotenza, ginecomastia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Edema, affaticamento |
Non comune | Dolore al petto, astenia, dolore, malessere | |
Esami diagnostici | Non comune | Aumento di peso, diminuzione di peso |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza dell’amlodipina nelle donne in gravidanza non è stata stabilita. Negli studi sugli animali sono stati osservati effetti di tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione di dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). L’uso in gravidanza è raccomandato solamente se non c’è un’alternativa più sicura e quando la malattia stessa comporta un rischio maggiore per la madre e per il feto. Allattamento Non è noto se l’amlodipina venga escreta nel latte materno umano. Una decisione se continuare o meno l’allattamento o continuare o meno la terapia con l’amlodipina deve essere fatta tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia con amlodipina per la madre. Fertilità In pazienti trattati con bloccanti dei canali calcio sono state riportate modificazioni biochimiche reversibili alla testa degli spermatozoi, Non sono disponibili dati clinici sufficienti sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilità. In uno studio sui ratti, sono stati riportati effetti indesiderati sulla fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare il prodotto nella confezione originale per proteggerlo dalla luce e dall’umidità.
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Creato da Giuseppe Pipero.