Atropina solfato 10F 1MG 1ML
Soluzione iniettabile in fiala
€ 7.82
Farmaco generico
Classe C
Principio attivo | Atropina solfato |
Gruppo | Belladonna e derivati, non associati |
ATC | A03BA01 - Atropina |
Ricetta | Osp - uso ospedaliero |
SSN | Non concedibile |
Produttore | Monico spa |
Conservazione | Al riparo dalla luce |
Glutine | Non contiene glutine    ![]() |
Lattosio | Non contiene lattosio   ![]() |
Codice AIC | A030783029 |
Indicazioni - Posologia - Controindicazioni - Avvertenze e precauzioni - Interazioni - Gravidanza e allattamento - Effetti indesiderati - Conservazione
Indicazioni
Medicazione preanestetica per diminuire la salivazione e le eccessive secrezioni del tratto respiratorio. Trattamento della bradicardia sinusale in particolare se complicata dall’ipotensione. Antidoto negli avvelenamenti da organofosforici.Posologia
Medicazione preanestetica Adulti: la dose consigliata è di 0,3–0,6 mg per iniezione endovenosa subito prima dell’induzione dell’anestesia o per iniezione sottocutanea o intramuscolare 30–60 minuti prima dell’induzione. Bambini: la dose consigliata è di 0,02 mg/kg (dose massima 0,6 mg). Trattamento della bradicardia sinusale La dose consigliata è compresa fra 0,3 mg e 1,0 mg per via endovenosa Antidoto negli avvelenamenti da organofosforici Adulti: la dose consigliata è di 2 mg (per via intramuscolare o endovenosa tenendo conto della gravità dell’avvelenamento) ogni 5–10 minuti fino a quanto la pelle diviene arrossata e secca, le pupille si dilatano e compare tachicardia. Bambini: la dose consigliata è di 0,02 mg/kg.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Glaucoma ad angolo chiuso, reflusso esofageo, stenosi pilorica, ostruzione gastrointestinale, colite ulcerosa, ipertrofia prostatica, ileo paralitico, atonia intestinale.
Avvertenze e precauzioni
Precauzioni d’impiego devono essere prese in pazienti geriatrici per i quali può essere necessario un aggiustamento della dose per possibile comparsa di eventi avversi a carico del sistema cardiovascolare e del sistema nervoso centrale. Usare con cautela in pazienti con ileostomia o colostomia; la comparsa di diarrea può indicare ostruzione intestinale incompleta. Usare con cautela in caso di miastenia grave, ipertiroidismo, alterazioni coronariche, ischemia acuta del miocardio, tachicardia, tachiaritmia, ipertrofia prostatica e altre uropatie ostruttive.
Interazioni
Associazioni controindicate Derivati della Belladonna: aumento dell’attività anticolinergica. Alotano: attenuazione dell’effetto depressorio sulla frequenza cardiaca. Procainamide: aumento degli effetti vagali a livello della conduzione atrio–ventricolare. Metacolina: inibizione della broncocostrizione indotta da inalazione da metacolina.
Effetti indesiderati
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell’atropina organizzati secondo la classificazione sistemica– organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie endocrine Variazione dei livelli dell’ormone della crescita. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Porfiria, ipertermia, ipotermia. Patologie del sistema nervoso Sedazione, disorientamento, vertigine, alterazioni della memoria a breve termine, psicosi. Patologie dell’occhio Diplopia, disturbi nell’accomodazione, midriasi, variazioni della pressione intraoculare. Patologie cardiache Angina, aritmie, bradicardia transitoria (seguita da tachicardia, palpitazioni ed aritime), blocco atrioventricolare, ipertensione, tachicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Riduzione delle secrezioni bronchiali. Patologie gastrointestinali Rigurgito esofageo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Arrossamento e secchezza della cute. Nei casi di somministrazione intramuscolare, si può osservare riduzione dell’attività delle ghiandole sudoripare. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Reazioni di ipersensibilità – Reazioni anafilattiche.
Gravidanza e allattamento
Gli studi sugli animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti legati all’uso del farmaco durante la gravidanza o l’allattamento. Il rischio per gli esseri umani non è noto. Usare con cautela e solo in caso di necessità.
Conservazione
Conservare al riparo della luce.
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Creato da Giuseppe Pipero.